Al mattino, quando prendo il mio caffè, so che sto preparandomi per iniziare una giornata speciale. Il caffè è solo un pretesto, perché quello di cui ho davvero bisogno è un momento di sospensione dal tempo, un breve istante vuoto, fatto di automatismi. È in quel momento che inizio a tessere il filo dei pensieri, delle idee e dei progetti che mi accompagneranno per tutta la giornata.

Mi chiamo Nicola Cominato e sono un graphic designer che da 11 anni ha intrapreso la carriera da libero professionista. La mia formazione, tuttavia, è iniziata molto prima di quel momento. Ho iniziato nel mondo della tipografia, immerso negli odori degli inchiostri e nel costante frastuono delle stampanti, delle taglierine e delle piegatrici in movimento perpetuo.

Era un’epoca diversa, un modo diverso di iniziare un lavoro. Insieme al cliente sceglievamo la carta, la grammatura, l’opacità… Ah, la carta! Cosa ne è stato della carta? Sembra di parlare di un secolo fa. Il mondo della comunicazione si evolve rapidamente e io sono sempre stato al passo, seguendo il tempo, la società e i sogni dei miei clienti. Ho sfogliato tanto, ma ho osservato ancora di più. L’ascolto è uno dei miei talenti, una virtù che si accompagna alla pazienza. Nel caso del graphic designer, le persone credono che sia il computer a fare tutto da solo, basta premere qui e lì e scrivere qualche testo.

E invece, fortunatamente, questo è ancora un lavoro fatto dall’uomo. Richiede i suoi pensieri, le sue idee e la sua presenza per interagire con le persone. Le relazioni sono la mia fonte di ispirazione, lo scambio di impressioni che mi aiuta a interpretare il presente. Perché il futuro è la direzione verso cui si muove il mio mestiere, nel cuore della comunicazione. Ed è questa sfida che mi appassiona ogni giorno.

Ah, non l’ho detto. Sono un uomo dello sport: amo i valori, il lavoro di squadra e adoro le sfide. Tutte le sfide.

Ho finito il mio caffè… ed è ora di cominciare.

Benvenuti nel mio mondo creativo.